Dipendenza da gioco Roma
Dott.ssa Manuela Bucchi
«Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale». (Sigmund Freud)
La dott.ssa Manuela Bucchi offre il suo supporto a coloro che hanno problematiche legate alle dipendenze, tra le quali il gioco d'azzardo patologico, a Roma presso lo Studio Psicowellness, situato in Via Riccardo Grazioli Lante, 7.
Per appuntamenti: 338.9679253
La dipendenza da gioco, anche chiamata ludopatia o gioco d'azzardo patologico, può essere considerata tra i disturbi comportamentali compulsivi ultimamente più diffusi, anche a causa del proliferare di sale gioco e slot machine nei luoghi pubblici, come pure della facile reperibilità di giochi e "gratta e vinci", legalizzati, alla portata di tutti.
Dietro questo disturbo si nasconde una iniziale ricerca di vincite elevate, per dare
una svolta economica alla propria vita, altrimenti vista come poco soddisfacente e monotona.
In realtà, le dinamiche che sottendono il gioco d'azzardo patologico possono essere
legate a vari fattori fra cui: un disagio correlato a bisogni affettivi non corrisposti
in maniera adeguata, necessità emotive e narcisistiche di "essere visti", essere
considerati magari persone "vincenti" agli occhi degli altri.
Bisogna anche aggiungere che il delicato momento storico che stiamo attraversando, fatto di precarietà lavorativa ma anche personale, di crisi economica sconfortante, non ci aiuta nell'acquisizione di sicurezza in noi stessi, anzi a volte facilita il cadere nella trappola di percorrere una via più facile per il raggiungimento di obiettivi altrimenti irrealizzabili.
Rifugiarsi nel gioco, alla ricerca di una momentanea evasione, può procurare sensazioni di immediato sollievo, una eccitazione istantanea, che però spesso lascia il posto a diffusi sensi di colpa e stati depressivi generalizzati, dovuti anche all'utilizzo spasmodico di ogni forma di bugia e sotterfugio per nascondere questa dipendenza ai propri cari.
A volte le persone con dipendenza da gioco a Roma, nel mio studio, si raccontano come rapite dall'enfasi del gioco, incapaci di darsi un freno, come in uno stato di trance che impedisce loro di riprendere il controllo delle proprie azioni, arrivando a spendere ingenti somme di denaro.
Ricorrere a un percorso terapeutico è di primaria importanza per ripristinare la propria capacità decisionale, focalizzando la vera natura del disagio che si sta provando, di cui la dipendenza da gioco risulta essere solo la punta dell'iceberg.
Mettere in luce alcune dinamiche nascoste, darsi la possibilità di affrontarle in modi più funzionali, avere uno spazio e un tempo da dedicarsi, in cui si possa pensare anche a un coinvolgimento della propria rete familiare, può certamente servire a interrompere una catena di comportamenti compulsivi difficili da gestire.
«Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale». (Sigmund Freud)
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