Bulimia Roma
Dott.ssa Manuela Bucchi
«La felicità non ha peso». (cit.)
Manuela Bucchi Psicologa Psicoterapeuta, tramite lo studio di Via Riccardo Grazioli Lante, 7 in (zona Monteverde Portuense), si occupa di Bulimia a Roma. È iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio (num. 14320).
Per appuntamenti: 338.9679253 -
Ognuno di noi, durante il corso della vita, vive dei momenti particolarmente
stressanti: accumulo di tensioni, senso di ansia difficile da gestire, eventi
che mettono a dura prova.
A volte non si ha il coraggio di affrontarli direttamente e allora cerchiamo
di spostare altrove l'attenzione, pensando - in maniera spesso errata - di non
avere la forza di contrastarli.
Spesso, il cibo è uno dei catalizzatori preferiti che possiamo usare in
risposta a tutti questi accadimenti.
Alcune persone possono avvertire la sensazione di "chiusura dello stomaco",
arrivando così a non sentire il bisogno di mangiare, visto che il posto occupabile
viene riempito da un groppo di forte ansia.
Altre invece "si buttano sul cibo", aumentando il solito apporto: non sentendo
il senso di sazietà, ma solo una fame implacabile, cercano di riempire un vuoto
dentro che soffoca e sembra attanagliarci.
Esistono però anche dei casi di confine, dove il ricorso al cibo non è costante, giornaliero, ma diventa "random": si tratta di vere e proprie abbuffate. In questo ultimo caso, ci si può immaginare seduti davanti al frigorifero a ingurgitare, senza alcun criterio, tutto ciò che ci si trova dentro, colti da un irrefrenabile raptus, fuori dal controllo.
In un primo momento, l'abbuffata può dare una sensazione di piacere, benessere, scarico di tensione e riempimento di un vuoto ma, in quasi tutte le persone che si rivolgono a me per la Bulimia a Roma riscontro che, in un secondo momento, questo vuoto si mostra più forte e invadente di prima, perché caricato da sensi di colpa, vergogna e disgusto.
Spesso, dopo questi episodi, si tende a ricorrere a comportamenti riparatori
di vomito autoindotto o a far uso massivo di lassativi.
Questo si potrebbe presto trasformare in un circolo vizioso, dando vita ad abbuffate
sempre più frequenti, che non fanno altro che abbassare il già fragile livello di
autostima personale.
Anche la Bulimia nervosa, come i Disturbi Alimentari in genere, vede la sua insorgenza nelle fasi adolescenziali, in cui l'aspetto fisico, la preoccupazione eccessiva per il proprio peso, l'ispirazione a modelli socialmente accettati trova terreno fertile, "aiutato" da una personalità non proprio definita a causa di una profonda insicurezza di fondo.
Il ricorso stesso a regimi alimentari altamente restrittivi può portare a episodi
frequenti di grandi abbuffate, collegate a sensazioni di perdita di controllo sull'atto
del mangiare.
Questo è dovuto al fatto che una dieta fortemente limitante inevitabilmente porta a
delle trasgressioni che, in persone affette da Disturbi Alimentari, vengono vissute
come incontrollabili.
Queste persone possono non avere variazioni di peso evidenti.
Il loro disagio è prettamente interno, spesso non visibile agli occhi degli altri.
Riescono a nascondere perfettamente i propri comportamenti disfunzionali circa il
rapporto con il cibo, ed è per questo che risulta difficile che qualcuno dall'esterno
si accorga del disagio e riesca a indirizzare la persona in difficoltà verso un
aiuto psicoterapeutico.
Invece, proprio di fronte a casi come questo è auspicabile intraprendere una Psicoterapia, che possa reindirizzare la persona verso comportamenti meno disfunzionali, possa aiutarla a gestire in maniera diversa le proprie emozioni e le proprie difficoltà.
I percorsi che propongo per superare la Bulimia a Roma sono mirati a ritrovare una maggior fiducia in se stessi, a trovare uno spazio personale per toccare con mano le proprie risorse e riattivare così la propria capacità decisionale, offuscata e oppressa da disagi che sembrano insormontabili se affrontati da soli.
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